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Percorsi

La mitezza del clima e la quantità di risorse turistiche che il Cilento può offrire consentono la visita della zona non solo nei mesi estivi ma per tutto l’anno.Con la ricchezza dei monumenti storici la regione offre, concentrato in poco spazio, tutto il fascino delle antiche civiltà, oltre a zone, come la valle del fiume Calore, l’Oasi WWF di Morigerati, le pendici del Monte Cervati, il Gelbison e i boschi di Laurino e di Campora che sono tra i più originali e incontaminati ambienti naturali ancora esistenti. E poi l’architettura, religiosa e domestica, i motivi etnografici e folcloristici, il tipico e interessante artigianato, una gastronomia che abbina sapientemente e tradizionalmente i prodotti del mare con quelli della terra, dell’agricoltura e della pastorizia.
Gli ambienti naturali che rappresentano la vera attrazione turistica non hanno subito lo sfascio ed il degrado di altre zone della nostra bella Italia.
Esistono ancora territori che devono essere protetti perché racchiudono risorse naturali di inestimabile valore; basti citare ad esempio le coste di Capo Palinuro dove possiamo trovare la Primula di Palinuro, simbolo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e dove nidificano stormi di gabbiani veri padroni degli strapiombi rocciosi che rappresentano la maestà della natura e che richiamano i visitatori a leggende antiche come quella che vuole che il timoniere della nave di Enea, Palinuro, sorpreso nel sonno, fu precipitato in mare da un’onda durante una sosta notturna della piccola flotta nella rada che da lui prenderà il nome. Ma anche le sponde dei fiumi Calore e del Bussento che attraversano rispettivamente l’alto e il basso Cilento sono il regno di animali tipici di queste zone, tra questi spicca la lontra che, considerata la sua naturale ritrosia, è molto difficile da incontrare.
L’agriturismo è già una forma alternativa che ben si sposa con le caratteristiche del Cilento e col desiderio di poter offrire questa cultura nel rispetto della natura e dell’ambiente.
Un turismo, in sostanza, che permetta di scoprire non solo l’ospitalità di questi paesi (opportunità questa offerta anche dai numerosi B&B che stanno prendendo piede in questi ultimi anni in tutta la zona) ma anche i prodotti tipici dell’agricoltura, della pastorizia e dell’artigianato, il modo di vivere che non è espressione di isolamento o di chiusura ma è apertura a tutti gli scambi culturali, senza che ciò significhi stravolgimento e perdita delle proprie radici.
Lo scegliere questo tipo di turismo permette di vivere appieno una avventura nella cultura di questi popoli, condividendo le atmosfere, le quotidianità, le specialità gastronomiche e lo splendido scenario paesaggistico che pervade l’animo di pace e di serenità.

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